L’Integrazione Bancaria Europea

Single Supervisory Mechanism a un anno dall’introduzione

 

 

“All animals are equal, but some animals are more equal than others” (G. Orwell)

 

 

Le parole chiave con cui meglio possiamo descrivere il seminario tenutosi lo scorso 6 aprile sono partecipazione sorprendente e ospiti sensazionali. Il delicato tema dell’integrazione bancaria in Europa è stato spiegato, approfondito e discusso dal Prof. Alberto Urbani e dai dottori Aldo Guarda e Andrea Cremonino, che, on top of all, hanno espresso il loro punto di vista personale quando interpellati dalle numerose curiosità dei molti studenti presenti.

 

A moderare gli interventi è stato il Prof. Antonio Proto, direttore del CDL in Economia Aziendale, che con la sua esperienza in materia bancaria ha donato alla conferenza una fluidità unica, e permesso a tutti gli studenti di seguire e interagire con i relatori.

Il Prof. Urbani, docente di Legislazione Bancaria a Ca’ Foscari che ricerca sull’argomento da noi proposto sin dai tempi della sua tesi di laurea, ha introdotto il tema regalandoci precisi cenni storici sull’evoluzione delle banche e della supervisione all’interno del mercato unico europeo. Consapevole di essere al cospetto di un pubblico variegato, venuto a conoscere meglio lo spinoso tema dell’Unione Bancaria, il Professore ha avuto il merito di essere riuscito a far comprendere a tutta platea come e perché si è giunti ad un sistema di supervisione comunitario. Infine, ha provato quanto il legislatore abbia trascurato normative precedenti per arrivare ad una soluzione comune, sottolineando quindi la sentita necessità di un meccanismo unico.

Il microfono è poi passato ad Aldo Guarda, Senior Manager nella divisione Finance&Risk di Accenture Consulting, il quale vanta esperienza più che decennale all’interno della società. Dopo aver introdotto i tre pilastri dell’Unione Bancaria – Single Supervisory Mechanism, Single Resolution Mechanism e Deposit Guarantee Scheme – il Dott. Guarda ha analizzato il contesto bancario italiano, sottolineando quali siano i dati “sensibili” esaminati dagli organismi di supervisione, e aprendo due parentesi: la prima, sul protagonismo in negativo dell’Italia nella gestione dei crediti deteriorati (Non-Performing Loans, NPL); la seconda, sulle sfide che incontrano banche minori. Più precisamente, alcuni istituti faticano ad interfacciarsi con tale organismo di supervisione incontrando ostacoli quali barriere linguistiche e costi aggiuntivi non indifferenti.

Successivamente, abbiamo ascoltato l’intervento di un protagonista della supervisione del gruppo bancario italiano (o come meglio definito dal Prof. Proto, ormai europeo) numero uno per importanza internazionale, nonché unica “Systemically Important Bank” con sede in Italia. Andrea Cremonino, Responsabile dello SREP e del Collegio di Supervisione Bancaria nel Gruppo Unicredit, ha esordito commentando la situazione bancaria attuale simil-quotando George Orwell: “Tutte le banche sono uguali, ma alcune sono più uguali di altre”. Dopo aver illustrato al pubblico gli step dello SREP (Supervisory Review and Evaluation Process) e gli indici che lo caratterizzano, il Dott. Cremonino ha chiarito il ruolo dello stress test e sottolineato l’importanza che ha per preservare una solidità bancaria con troppe pezze. Infine, ha esposto quali sfide devono affrontare le banche italiane per rispondere al meglio alla supervisione comunitaria.

Moltissime sono state le curiosità degli studenti, che si sono chiesti come possano andare a braccetto le politiche monetarie della BCE con quelle di supervisione, e se sia sensato o meno per tutte le banche “rilevanti” (15 e in crescita in Italia) istituire un collegio interno per la comunicazione con gli organi di vigilanza. Le domande sono state talmente tante che abbiamo letteralmente finito il nostro tempo a disposizione prima che i relatori potessero rispondere a tutte! Per questo, qualora i presenti alla conferenza abbiano ancora richieste o dubbi, li esortiamo a scriverci tramite email: ce la metteremo tutta a contattare i nostri speaker e a soddisfare tutti.

 

Qualcuno, alla fine, si è anche interrogato sull’eticità della pressione della BCE verso le banche, che in qualche sfortunato caso ha finito per ripercuotersi sui risparmi dei consumatori. La verità è: si può incolpare un poliziotto, se qualcuno fa un incidente per eccesso di velocità?

 

 

Le immagini dell’evento sono disponibili qui.

 

Qui invece le slide usate dal Dott. Guarda e dal Dott. Cremonino:

 

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