Durante questa quarantena stiamo sperimentando nuovi ritmi della nostra quotidianità e sicuramente abbiamo molto più tempo a disposizione per noi stessi, perciò ragazzi questo può essere l’occasione giusta dedicarci al nostro CV.
Il momento della creazione di un proprio CV è una fase fondamentale per la propria crescita professionale, il primo vero e proprio biglietto da visita che permette l’entrata nel mondo del lavoro. Non è di per sé un’attività difficile ma richiede tempo, cura e fondamentali accorgimenti, spesso sottovalutati, che faranno risaltare il vostro CV rispetto agli altri.
In questo articolo vi elenco i 10 consigli ed errori frequenti dal punto di vista di Jennifer Da Re, account manager della filiale Randstad di Oderzo, il cui ruolo prevede, per gran parte del suo tempo, la scrematura di CV e la selezione dei canditati.
CONSIGLI
- Personalizzalo ma rendilo semplice: evitare design troppo eccentrici, lessico troppo complesso, frasi troppo lunghe o struttura confusa. Utilizza quindi elenchi puntati ed inserisci parole chiave che possano essere fondamentali per una determinata candidatura e che salteranno all’occhio nel momento dello screening.
- Vanno riportate le hard skills, cioè tutte le competenze specifiche apprese (titolo di studio e formazione ma anche corsi, certificazioni, conoscenze di lingue o programmi informatici), ma soprattutto, sempre più determinanti, sono le soft skills, quelle capacità che nella quotidianità lavorativa fanno la differenza, ovvero tutte le competenze trasversali che contribuiscono a far capire che tipo di persona siete (ad esempio capacità di problem solving, autonomia, responsabilità, lavoro di squadra, ecc.).
- Capacità sintetica è il requisito numero uno. Il CV, specialmente se come noi studenti siamo alla ricerca della prima esperienza lavorativa, non deve superare le due pagine. Il recruiter ha poco tempo, in media qualche secondo per CV, perciò brevità ed efficacia sono l’arma vincente. Spesso ci capita, ad esempio, di aver fatto molte esperienze che meritano essere riportate ma renderebbero il CV troppo lungo, in questi casi è necessario ricordarsi di riportare solo quelle più significative e attinenti all’opportunità.
- Adattare il cv all’opportunità di lavoro interessata senza ricorrere ovviamente a falsità: fare attenzione all’annuncio interessato ed estrapolare i requisiti richiesti. Per noi studenti di Economia, il consiglio è quello di citare alcuniesami significativi per l’opportunità per cui ci si sta candidando. Inoltre bisogna adattarlo a seconda dell’azienda a cui si vuole mandare il cv, individuando i loro principi si potrà puntare sui propri obiettivi personali e attitudini;
- Rendi il tuo cv digitale, i curriculum inviati in modo elettronico devono essere aperti e selezionati in maniera semplice.
ERRORI DA NON COMMETTERE
- Non omettere dati fondamentali come nome, cognome e recapiti. Il CV è documento breve, perciò è fondamentale inserire tutto il necessario, dimostrando attenzione e precisione. Il voto è un dato fondamentale? Spesso lo omettiamo perché non ne andiamo particolarmente fieri. Il consiglio dell’account manager di Randstad è di riportarlo, considerando che è solo uno dei molti criteri di selezione, accompagnato dal titolo della tesi ed una sua breve descrizione.
- Le foto selfie o troppo informali non sono adatte ad un CV, perché dimostrano che l’opportunità non viene presa seriamente. E’ necessario risultare professionali perciò le foto devono essere sobrie, naturali e su sfondo bianco.
- Non lasciare buchi tra un’esperienza e l’altra, se questi sono dati dalla frequenza di un corso piuttosto che un’esperienza all’estero è bene raccontarlo. Inoltre è fondamentale ricordarsi che l’ordine con cui le esperienze vanno riportate sia dalla più alla meno recente.
- Non mentire o scrivere cose inesatte: potrebbero chiedere delle referenze ai datori di lavoro precedenti o ad altre fonti. Ancor più grave, non copiare e incollare dal web dopo una ricerca, rendi il tutto personale motivando la scelta dell’inserimento di un dato evento.
- Gli errori grammaticali sono assolutamente da evitare. Ricontrollare e rileggere il CV prima di inviarlo, la cura del dettaglio si vede da questi piccoli accorgimenti.
Infine, nello specifico, se siete alla ricerca di uno stage curriculare, è importante cercare di essere sintetici, non superando la pagina, puntando sulla vostra carriera formativa e su qualsiasi corso o attività extra-curriculare significativa per l’opportunità di stage, facendo trasparire le vostre ambizioni future.
Jennifer raccomanda di tenere a mente questi consigli per qualsiasi tipo di candidatura vogliate fare. L’importante è scrivere la propria storia in maniera semplice, ordinata ed efficace, con l’obiettivo di suscitare interesse in chi lo legge.
Buon lavoro ragazzi!
Monica Girardi